Beautiful freaks

Un ep autoprodotto contenente una manciata di grintose tracce, ci presenta chiaramente la forza esplosiva e le grande potenzialità artistiche dei Be-Hive, formazione di sei elementi proveniente da Fiuggi. Chitarre a profusione e una ritmica sostenuta e potente per un rock di sostanza, influenzato dalle sonorità abrasive e profonde degli anni’80. Tra loro anche un componente dei noti Mosquitos, da cui come dimostrano nella cover di Personal Jesus, sembrano aver ereditato l’attitudine nel riproporre interessanti versioni di pezzi del passato. L’oscurità di certe sonorità post punk, ben calibrata con un’energia emotivamente dirompente, ne fanno un ep carico di sorprese, con tracce ben articolate ed altrettanto ben eseguite. Be-Hive è un nome da tenere a mente perché quello che ci hanno che fanno ascoltare finora fa ben sperare in una nuova linfa per scena musicale indipendente italiana. Un’ epoca di musica nuova, con una personalità sfaccettata, lontana dai soliti stilemi. (Manuela Contino)


MUCCHIO SELVAGGIO
fuori dal mucchio

BE-HIVE propongono un rock'n'roll intransigente e assai personale che, sulla scia degli anni '80 più psichedelici e punk, non può fare a meno di appassionare i patiti del guitar-saaaounddd. "A Wakeful EP" è tra le più personali autoproduzioni degli ultimi due anni: i ragazzi di Fiuggi hanno carattere e sanno perfettamente cosa vogliono dalla musica, riuscendo a sintetizzare il tutto in sei frammenti secchi, essenziali e senza fronzoli, come vuole la tradizione dell'underground cui i Nostri sembrano rifarsi. Hamilton Santià





Intervista su scene explosion

INTERVISTA AI BE-HIVE

-La domanda sorgerebbe spontanea…i Be-Hive ???
MMhh…partendo dal presupposto che i tutti i nomi più cazzuti sono già stati utilizzati, noi abbiamo scelto il nome be-hive senza nessuna motivazione estetica o filosofica. Ci piaceva semplicemente il suono della parola.
-Da quanto tempo suonate insieme ?
Dal 2003
-Che genere di influenze musicali avete?…in generale…nella vita
La verità è che siamo rimasti “incollati” ad un certo tipo di musica, il nostro percorso di esplorazione musicale parte dagli anni cinquanta e si ferma agli anni novanta. Escludendo Aldo,che è un appassionato di musica elettronica, io Luca e Marco ascoltiamo parecchio rock del passato. Non ci sentiamo particolarmente attratti dalle centinaia di “Bands Chimera” che affollano il panorama musicale contemporaneo,anche se negli ultimi tempi sono stati pubblicati parecchi dischi di alto livello.
-Com’è nato “A Wakefull EP” ?
Parto cesareo.
-Avevate altre canzoni che avete escluso dall’ep ?
Sì… All’epoca della registrazione avevamo venti canzoni in repertorio ma non abbiamo escluso nessuna canzone, la via da seguire era abbastanza chiara e noi sapevamo quali sarebbero state le canzoni che poi sarebbero finite nell’EP. Sicuramente molte delle canzoni che,per esigenze creative non sono finite in A Wakeful ep, andranno a comporre il nostro prossimo lavoro.
-Di cosa parlano le vostre canzoni ?
Di Odio, amore, sesso, vendetta. Il più delle volte le canzoni che scrivo sono un diario di bordo delle mie esperienze di alienazione, poi in fase di arrangiamento i be-hive cercano di dare dei connotati emotivi a quelle canzoni.
-Com’è nata l’idea di inserire la cover di Personal Jesus nel disco ?
Era ed è l’unica cover in repertorio, ma la nostra versione è percorsa da un mood molto vicino a quello delle altre canzoni presenti nell’EP. Quindi l’ idea di inserirla nell’EP è stata una sorta di scelta obbligata.
-Se potessi tornare indietro e cambiare idea quale cover avresti voluto metterci ?
“She’s like heroin to me” dei Gun Club, oppure “Five years” di Bowie. Ma la verità è che non si può tornare indietro, almeno non ancora.
-Cos’è l’immagine sulla copertina dell’ep ?
È una foto raffigurante gli effetti di una particolare malformazione della cornea, l’abbiamo scelta perché ci trasmette un senso di insonnia perenne. A Wakeful-ep è percorso da questa idea di ispirazione malata e distorta dovuta all’insonnia, che poi è stato il motore compositivo delle canzoni.
-Sull’ep avete usato altri strumenti oltre a quelli che suonate dal vivo ?
Sì. Pesce ha usato lo Xilofono in Daisy Day, in personal Jesus Marco dei Fleven-Sweetsick suona una lap steel guitar.
-Quanti giorni avete impiegato per registrare il disco ?
Missaggi compresi,all’incirca un mese.
-Sei annoiato in questo momento ?
No. Sto ascoltando Elvis.Chiaro no?
-Ci parli un po’ della canzone che inserirete nello split ?
E’ una canzone d’amore con un appeal decisamente retrò e una struttura molto tradizionale. Sono un fan delle canzoni d’amore anni sessanta e ho sempre sognato scrivere una canzone che potesse piacere a mia madre. E’ una canzone che sposta decisamente il baricentro compositivo dei be-hive. Inoltre in fase di registrazione abbiamo ospitato due tromboni e una tromba.
-Hai mai composto una canzone con il testo in italiano ?
No, non ne ho mai avvertito l’esigenza.
-L’unica traccia di voi sul web è la vostra pagina su myspace,perché avete deciso di non avere un sito ? E’ molto cool avere un sito…invece voi non lo avete !
Se con questo vuoi dire che noi siamo cool, ti ringrazio. Noi ce la mettiamo veramente tutta ad essere cool…
-Che rapporto avete con internet ?

Abbastanza distaccato.
-Secondo voi la ciociaria ha una realtà musicale interessante ?
Direi di sì. Negli ultimi tempi sono nate delle realtà musicali molto interessanti. Fleven e Sweet sick di Fiuggi, i Betty Ford Center, Idol Lips, Shout, Snake of June… Il futuro del rock ciociaro è indiscutibilmente roseo.
-Vi siete mai trovati in mezzo ad altre realtà più lontane ?
A parte Roma, dove abbiamo avuto l’occasione di suonare in diversi locali, siamo stati a Napoli Torino e Pescara.
-Avete intenzione di fare un disco in futuro? Come vi comporterete ?
Attualmente stiamo mettendo insieme una dozzina di canzoni nuove da inserire in un album, che però registreremo nel 2007 nel Cytromax Studio di Fiuggi. Poi seguiremo la solita trafila: etichetta distribuzione booking… che palle.
-Andreste a Top Of The Pop con il pubblico finto ?
Fuck Yeah!
-Andreste a suonare al Gods Of Metal ?
Fuck Yeah!
-Andreste a San Remo ?
Fuck Yeah!
-E a Music Farm ?
Mmmhhh… Fuck Yeah!!!!!!
-Dopo tutto questo vi sentireste ancora persone credibili ?
Smetteremo di sentirci “persone credibili” quando suoneremo musica che non ascolteremmo.
-Io sono credibile come intervistatore ?
Assolutamente no
-Cosa ne pensate della politica ?
Che domanda del cazzo…
-Ultima domanda : vi rifarete ancora intervistare da noi ?
Sì, ma sulla terrazza del Ritz a NEW YORK